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Tappa 5

Usa: Seattle – Eureka

Seattle, Portland, Reedsport, Eureka

Great Venture
Great Venture

A Seattle, mi fermo a casa di Rashmi per 4 notti sperando che la stanchezza e il dolore si attenuino. Mi faccio anche visitare da un medico, che mi prescrive degli antidolorifici e – ahi! – una parcella salata: 150 dollari. E la terapia non funziona nemmeno! Per fortuna la natura fa il suo corso, e lentamente grazie al riposo mi riprendo. Prima di ripartire, Rashmi mi porta in macchina a fare qualche giro turistico della sua bella Seattle. Grazie Rashmi della tua ospitalità!
Il 1° Ottobre mi rimetto in sella e riparto alla volta di Portland attraverso la freeway i-5-S, una superstrada dove enormi autocarri che arrivano fino a 26 pneumatici di lunghezza corrono freneticamente sull’asfalto. Paura? Abbastanza, specialmente quando mi sorpassano – a una velocità sicuramente non inferiore a 75 miglia all’ora – e la turbolenza che provocano fa oscillare pericolosamente la mia piccola moto.

Consigli di viaggio di Anita:
per saperne di più sull’interstatale i-5 e conoscere la situazione del traffico vai su i5highway.com

Dopo aver percorso una distanza di 296 km in 4 ore e mezza, arrivo alla città di Portland. Mi sistemo al Portland International Youth Hostel dove incontro altri “overlander”, viaggiatori come me delle lunghe distanze, provenienti da Cape Town ed Atlanta. La sera mi godo il free tour offerto dall’ostello per visitare Portland, con puntate ad alcune mostre e gallerie d’arte.

Consigli di viaggio di Anita:
Al Portland International Youth Hostel una notte in camerata da 8 posti letto costa 41 dollari, più 2 dollari il parcheggio per la moto. Decisamente caro, ma è l’unico ostello in città.

Il giorno dopo opto per un percorso litoraneo lungo la costa dell’Oregon. Riprendo di nuovo la i-5-S e poi svolto a destra per la 99W-18, che si snoda lungo i vigneti, per imboccare finalmente la famosa autostrada dei motociclisti, la Highway 101. Poiché è una giornata fredda e nuvolosa, non riesco tanto a godermi il blu dell’Oceano Pacifico. La strada è buona, anche se andando dentro e fuori tra i parchi nazionali e statali, i limiti di velocità si riducono a sole 25 miglia orarie come quando la strada è stretta e tortuosa. Questo mi rallenta un bel po’

Consigli di viaggio di Anita:
Oregon Coast non è un nome che appare scritto sulle mappe dell’Oregon, ma tutti conoscono le sue 363 miglia costiere dove s’infrangono le onde dell’Oceano Pacifico. Se vuoi conoscerlo meglio dai un’occhiata al sito oregoncoasttravel.net

Mi ci vogliono ben 6 ore e mezza per percorrere i 333 km che mi separano da Reedsport. Trovo un campeggio e picchetto la mia tenda per la notte. Nel mezzo della notte comincia a piovere e io mi sento gelata. Il mio malessere peggiora quando devo sopportare un freddo così.
Al mattino presto lascio il campeggio e mi dirigo a Sud attraverso la Pacific Coast Scenic Byway, una strada famosa per i suoi splendidi scenari costieri.
Splende anche il sole, è una giornata davvero perfetta. Devo fermare la mia moto più e più volte per fare un sacco di foto. Moooolto bello!

Quando entro in California, improvvisamente il vento diventa forte. Spinge la mia moto da una parte all’altra della strada. Mi spaventa togliendomi il controllo della moto, ma poi rallento, incurante delle auto che protestano perché vado troppo piano: la sicurezza è più importante.
Dopo aver percorso 400 km in 8 ore – con tante piccole soste per fare le foto – provo un vero sollievo svoltando a sinistra per Eureka, dove mi attende il caldo benvenuto della famiglia French: Marceau, Nicole e la loro figlia Alaya. Mi ricevono nella loro bella casa, un po’ nascosta tra i boschi, visitata a volte anche da animali selvatici inclusi i baribal, gli orsi neri americani. Anche Marceau è un motociclista, ci siamo conosciuti sulla pagina Facebook di The HUBB.

Consigli di viaggio di Anita:
The HUBB è il forum del portale Horizons Unlimited che ispira, informa e connette i viaggiatori nel mondo dal 1997. Lo trovi qui: horizonsunlimited.com/hubb/

Il giorno dopo, Nicole mi porta ad alcune spiagge a circa 30 minuti di guida dalla loro casa. Le avevo detto che mi sarebbe piaciuto toccare con mano l’Oceano Pacifico, e mi ha presa in parola. È una grande emozione! Di ritorno a casa racconto loro dei miei precedenti viaggi, mentre li guardiamo insieme sul mio blog. Marceau mi dà delle dritte sulle mie prossime tappe e le migliori strade da prendere.

Più tardi, lo aiuto in cucina a preparare la cena. Marceau prepara il salmone cotto al vapore e una ricetta francese con i pomodori, mentre io faccio le capesante alla curcuma che piacciono veramente molto. Una cena favolosa!

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