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Da Usa a Canada

Seattle, Ashcroft, Prince George e Smithers

Great Venture
Great Venture

Dalla Malesia arrivo all’Aeroporto Internazionale di Tacoma il 14 Settembre alle 17 e raggiungo la casa di Rashmi, il motociclista ed editore di Global Women Who Ride, che mi ospita a Seattle. Global Women Who Ride è una media platform per le motocicliste di tutto il mondo, che raccoglie i profili delle donne pilota su due ruote di ogni Paese. Per avere più info vai su www.globalwomenwhoride.com 
Il giorno dopo Rashmi mi porta a prendere GD, la mia moto. Nel giro di un’ora sono già in sella, incredibilmente felice di girare sulle strade americane. Il 16 Settembre mi alzo la mattina presto con la voglia di cominciare il mio viaggio.

Consigli di viaggio di Anita:
Per trasportare la mia moto dalla Malesia agli Stati Uniti ho scelto Delta Cargo. L’operazione è stata semplice e senza intoppi, perché avevo compiuto tutta la regolare procedura che esige la sicurezza nazionale. Bisogna infatti richiedere per tempo la lettera di dispensa con l’approvazione EPA – Agenzia di Protezione Ambientale statunitense, necessaria per l’importazione di veicoli e motori negli USA.

Alla voglia di cominciare si unisce la necessità di raggiungere in fretta la mia meta: Hyder. Poiché è il punto più a Nord del mio viaggio, in Alaska, prima la raggiungo e migliori possibilità ho di trovarvi una temperatura sopportabile e non troppo rigida. Inauguro quindi il mio viaggio del mondo percorrendo la mia prima interstatale: la North Freeway 1-5. È bel tempo, si guida bene e sento tutto il confort del mio equipaggiamento GIVI!
Naturalmente trovo un po’ di traffico, che si riduce dopo aver passato Everett. In alcuni tratti le condizioni della strada, col cemento rigato dai pneumatici dei mezzi pesanti, mi costringono a tenere salda la presa. In 3 ore sono al confine tra USA e Canada, la striscia Sumas – Abbottsford, che oltrepasso in 10 minuti. E vai!!

Consigli di viaggio di Anita:
Per avere sotto controllo la situazione meteo, il traffico e le condizioni della strada al passaggio di confine tra USA e Canada, puoi consultare il sito sempre aggiornato www.ezbordercrossing.com

Guidare in Canada è una gioia. Le condizioni stradali sono migliori che in USA, c’è meno traffico e i segnali sono ovunque. Anche il panorama è molto bello, specialmente nel tratto di strada che affianca il corso del fiume Fraser. Ad Ashcroft, la vista cambia: davanti a me si stagliano aride montagne e colline che mi fanno sentire d’essere arrivata in un altro pianeta.

Consigli di viaggio di Anita:
Mi sono fermata al Visitor Centre di Hope per chiedere informazioni sulla Banca più vicina per poter cambiare i miei Dollari USA in Dollari Canadesi.

Trovo un posto nel parco dove accamparmi per la notte. Sembra un bel posto, vicino al fiume. Peccato che non riesca a dormire: non mi sono accorta prima che vicino all’area passa la ferrovia, e c’è un treno in transito ogni 20 minuti. Urghhhh!!!

Il freddo mi sveglia la mattina del 17 Settembre, impacchetto la mia tenda e le mie cose nella borsa waterproof GIVI da 80 litri (mi piace un sacco, con la chiusura a velcro sul top è davvero semplice da usare) che lego sul sedile posteriore. 

Una pioggerellina fine comincia a scendere proprio quando mi rimetto in viaggio. Ci vogliono i guanti: mi metto quelli estivi, ma solo perché gli invernali sono dentro la borsa laterale. Così, quando sono sulla strada per Prince George, mi sento le dita gelate. Ma c’è il panorama che mi riscalda, con tutti gli splendidi colori del foliage d’autunno e i filari di pini che disegnano la collina.

Tengo una velocità media sugli 85-100 km/h sulla Highway 97. Più mi avvicino a Prince George e più la pioggia si fa fitta. Nessun problema, dal momento che indosso il giubbotto e i pantaloni waterproof da viaggio GIVI HEVIK. E c’è pure il lieto fine: uno splendido arcobaleno sopra la mia testa!

Consigli di viaggio di Anita:

Nella provincia della Columbia Britannica, in Canada, i limiti di velocità variano dai 40 km/h nelle aree cittadine ai 110 km/h nelle autostrade a doppia corsia.

Una disavventura mi capita il terzo giorno di viaggio. Circa 30 km dopo Prince George sto guidando in un’area aperta estremamente ventosa, quando un improvviso e fortissimo colpo di vento penetra dal lato destro del mio casco facendomi sbandare pericolosamente. Sto per perdere il controllo della moto. 

Non ho idea di che cosa mi abbia colpito. Per fortuna non cado, ma continuo a correre con la visiera sbrecciata finché piove, sopportando i colpi di vento che mi penetrano nel casco. A quel punto mi fermo in un’area di servizio e tiro fuori il mio jolly: la Balaclava GIVI. È un copricapo, copricollo e viso che indosso per proteggermi, e subito mi avvolge il calore e il conforto di cui sentivo bisogno. Proprio quello che ci voleva!

Dopo 379 km arrivo a Smithers, dove mi dirigo nel bike shop di un amico motociclista. Arrivo da Sam proprio quando sta per chiudere il negozio, ma da vero amico mi dà subito una mano per aggiustare il mio casco. La sera lui e sua moglie Sarah mi ospitano per la notte in una specie di autobus. Questa fantastica coppia vive in una vera motorhome!

Consigli di viaggio di Anita:
Il giorno dopo, salutando Sam e Sarah, ho fatto tesoro della loro raccomandazione di guidare con particolare attenzione per la presenza di animali selvatici sulle strade, specialmente orsi.

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