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Tappa 17

Nicaragua

Dall'Honduras al Nicaragua

Great Venture
Great Venture

Esco dall’Honduras senza troppi problemi (solo un po’ di confusione dato che non capisco le loro istruzioni in spagnolo). Devo pagare US$3 in uscita e mi dirigo verso il Nicaragua. Devo di nuovo pagare la tassa di fumigazione di US$3 e US$12 per un visto turistico all’immigrazione. L’assicurazione obbligatoria per il Nicaragua è di US$25. Qui è tutto soldi, soldi, soldi. L’ufficiale doganale è lentissimo nella compilazione dei moduli ma devo mantenere la calma. Finalmente, dopo circa 1 ora, ho fatto tutto e posso rimettermi in marcia.Le strade in Nicaragua non sono male. Mi dirigo a Somoto e ci rimango una notte. Il giorno dopo vado a Granada, 250km su quella che dovrebbe essere la migliore strada dopo le autostrade americane e messicane. Per la prima volta mi si rompe il GPS e devo usare la navigazione vecchia scuola (chiedere indicazioni ai locali in uno spagnolo stentato).

La vista è stupenda lungo la strada montana tutta curve. Molto verde e tante cose interessanti da vedere, come i locali che allungano le mani tenendo enormi lucertole ai bordi della strada. Mi riempie di gioia la vista delle risaie verdi e gialle. Sembra di guidare lungo la strada secondaria in Kedah. Mi sento di essere a casa…
Il Nicaragua mi sembra più sviluppato dei suoi vicini. Supermercati puliti, grandi e moderni, buone strade (sulle autostrade nazionali), dossi ben segnalati e abitudini di guida migliori tra la gente del posto. Arrivata a Granada, vado dritta ai Vista Mombacho Apartments. Incontro Bob, che mi ospita, e Glenn Koons, il proprietario degli appartamenti. Mi lasciano stare lì gratis per 7 giorni. Bob pure è un motociclista e ha fatto tanti viaggi negli USA con le sue BMW e sia Bob che Glenn sono americani che hanno deciso di andare in pensione qui a Granada. La sera Bob mi cucina del riso delizioso, pesce e insalata e parliamo dei sui piani per farmi fare un giro turistico dentro e fuori Granada durante il mio soggiorno. Che carino.

Dopo una settimana intera a Granada, è ora di salutare e continuare il mio viaggio. Vado al molo di San Jorge per salire sul traghetto verso un’isola vulcanica, Isla de Ometepe, che è un’attrazione da non perdere in Nicaragua. Il viaggio burrascoso in traghetto dura un’ora e mezza. Per fortuna non ho il mal di mare. L’isola è situata al centro del Lago Nicaragua, e ha due vulcani attivi; Concepcion, nel nord dell’isola (1610m, eruttato l’ultima volta nel 1986), e Maderas, a sud (1394m, ultima eruzione 3000 anni fa). È possibile salire fino in cima, ma è dura e si finisce per non vedere niente dato che il picco è sempre coperto da nuvole. Non faccio nessuna escursione dato che non ho l’attrezzatura adatta con me. Giro solo un pochino in moto, guardo la vita locale e finisco la mia giornata guardando l’incredibile tramonto sul lago.
Dopo due notti sull’isola, continuo il mio viaggio lungo la costa ovest del Nicaragua, verso un bel paesino di mare, San Juan Del Sur, per godermi di nuovo l’azzurro Oceano Pacifico.

La mattina successiva, Bob mi porta a fare una passeggiata di quasi 4 ore a Granada, la città coloniale più vecchia con i migliori esempi di architettura coloniale color pastello in Nicaragua. Questa città è quella con il maggior numero di emigrati, soprattutto americani e canadesi. Camminiamo lungo le graziose stradine, visitiamo il grande mercato, il parco, vediamo alcune chiese e arriviamo alla riva del Lago Nicaragua.
Bob ha anche un gommone e mi porta a fare un bel giro di 2 ore e mezza sul Lago Nicaragua. La barca ha un motore elettrico, molto silenzioso, quindi riusciamo a vedere un sacco di aquile e altri uccelli senza disturbarli. Vediamo anche alcune persone che vivono sulle rive del lago occupate nelle loro attività quotidiane. È divertente.

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