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Libri di viaggio

Non Solo Mal D’africa

Omaggio a Un Grande Motoviaggiatore!

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La Scheda

Titolo: Non Solo Mal d'Africa
Autore: Georges Dal Santo
Numero pagine: 192
Data di pubblicazione: 2012
Editore: CGE
Lingua: Italiano
Prezzo: €15.00 online.

Un punto di vista concreto sul come affrontare l’Africa in motocicletta.

È il terzo libro di viaggio di Georges Dal Santo, traveller di origini vicentine nato in Belgio, scomparso lo scorso anno.

Queste pagine raccontano il raid in solitaria attraverso il “Continente Nero” affrontato in sella a una BMW K75 del 1986. Ne risulta una descrizione originale, cruda e trasparente di una terra difficile, ricca di contrasti e in certe aree governata da caos e anarchia.

Se state cercando uno di quei volumi di viaggio capaci di farvi innamorare a “prima riga” di una terra, arricchiti di descrizioni idilliache e incontri che cambiano la vita, beh… forse vi conviene continuare a cercare.
Qualora siate invece interessati a esplorare tutti gli aspetti meno “patinati” e turistici di un continente impervio come quello africano, attraverso gli occhi di chi l’ha affrontato con una moto come unica compagna di viaggio, allora la terza pubblicazione di Georges Dal Santo, datata 2012, fa sicuramente per voi. Non fermatevi all’anno di pubblicazione. Il continente attraversato segue ritmi che non sono quelli che ben conosciamo. Le cose non cambiano repentinamente e quanto raccontato ha valore anche oggi.
Impavido viaggiatore e motociclista esperto, l’autore lo scorso anno non ha vinto la sfida con la leucemia ma il suo ricordo rimane vivido nelle pagine di altri due volumi che ne narrano i viaggi intorno al mondo: “Venezia Pechino Mosca 26.000 chilometri di emozioni su due ruote” e “Sudamerica Motoraid”.
A metterlo a dura prova è stato però il Continente Nero; Un itinerario ad anello che ha portato Dal Santo a guidare per circa 30.000 km in 82 giorni, iniziando nel mese di dicembre una estenuante discesa lungo la costa Occidentale fino a raggiungere il Sudafrica, per poi risalire lungo il bordo Orientale.
Tale impresa si è rivelata particolarmente ardua, tanto che Georges si è visto costretto ad abbreviare il percorso (inizialmente di 45.000 km) e i tempi (100 giorni secondo previsione), per evitare di ritrovarsi in mezzo a pericolose rivolte interne. Questa incredibile, e per certi versi terribile avventura, è descritta in questo libro – dall’inizio alla fine – senza mezzi termini.
NON SOLO MAL D’AFRICA” vuole dissacrare e smentire, da un punto di vista personale, il sentimento di nostalgia, il cosiddetto “mal d’Africa” appunto, che storicamente prende coloro che, dopo un viaggio, abbandonano la terra dei safari.
Ciò che emerge dalle pagine si configura come un senso continuo di disagio da parte di Dal Santo che, seppure abituato a situazioni di viaggio estreme, non è riuscito a ricavare molti ricordi positivi dall’esperienza africana.
Le cause principali sono state, a suo dire, la mancanza di leggi, di ordine pubblico, di senso di civiltà. Una situazione di caos generale, forse figlia dello sfruttamento al quale i territori e gli abitanti dell’Africa sono stati sottoposti per millenni dalle grandi potenze mondiali.
“Non solo mal d’Africa” rappresenta uno specchietto veritiero di situazioni al limite ma allo stesso tempo racchiude consigli e suggerimenti straordinariamente utili ad affrontare un viaggio in terre africane lontane dai gettonati tour classici (Marocco, Tunisia, Sudafrica, Namibia…) dove la moto è ancora capace di suscitare considerazione, interesse e fascino negli abitanti, rappresentando un vero e proprio “lasciapassare per il Mondo”.

Incontro ravvicinato con l’autore

Nel corso della stesura delle nostre recensioni cerchiamo sempre di contattare l’autore, per avere un feedback di prima mano. In questo caso lo abbiamo fatto coinvolgendo Luigina e Sandra, rispettivamente moglie e figlia di Georges, entrambe coinvolte nell’assistenza e la preparazione dei suoi viaggi, oltre che nella stesura dei libri.

Quali sono stati gli aspetti più impegnativi, da ogni punto di vista, affrontati con Georges nella preparazione del raid africano?
Georges ha scelto un itinerario che contemplava l’intero perimetro del continente attraversando la quasi totalità degli Stati Africani. Ottenere i visti è stato difficilissimo e la loro breve durata, di appena un mese, costringeva a tragitti interminabili per arrivare alle frontiere nei tempi previsti. Nel libro troverete la descrizione di molte peripezie che hanno costretto diversi cambi di programma come il trasporto con un aereo militare per uscire dall’Angola. Psicologicamente molto dura, molto impegnativa che hanno portato Georges ad essere in molte occasioni allo stremo. Con lui riuscivamo a sentirci raramente, una volta a settimana. I suoi spostamenti venivano segnalati da lui alla Farnesina, alla quale a volte ci è capitato di rivolgerci per sapere dov’era.
Impegnativo è stato anche l’aspetto farmaceutico, vaccinazioni comprese. Georges aveva con sé un set di medicinali specifici: ammalarsi avrebbe compromesso il raid.
Il suo è stato un viaggio non convenzionale, non adatto a tutti. Anche il ripercorrerlo oggi, a distanza di 8 anni, dall’uscita del libro, sarebbe proibitivo senza possedere doti tipo un grande senso pratico, molta conoscenza della meccanica motociclistica e alta capacità di adattamento.