Il Progetto
Il progetto "The Rhino Ride"
Da almeno 10 anni Gerald Pfitzmann (ex dipendente di BMW Motorrad) sogna un vero viaggio in moto! Ora che è in pensione può finalmente realizzare i suoi sogni, così Gerald organizza il suo itinerario: 30.000 km in 20 paesi diversi durante 3 mesi e mezzo con un chilometraggio medio di 270 km al giorno. Nell’itinerario sono comprese destinazioni come Dasht-e Lut, il deserto più caldo in Iran, Khardung La nell’India settentrionale che è ufficialmente il più alto passaggio al mondo con un’altitudine di 5600 metri, l’autostrada Karakoram nel Pakistan settentrionale, l’autostrada Pamir in Tagikistan e le piste off-road in Mongolia … tutti gli ingredienti per ispirare il cuore di un motociclista.
Lo slogan del viaggio è “The Rhino Ride” (www.therhinoride.org.za). I piloti della BMW GS intraprendono un viaggio a favore di un progetto per la salvaguardia e protezione dei rinoceronti. Il progetto è stato fondato nel 2014 dai motociclisti Sud Africani GS Andre Barnard e Gavin Green. Gerald è membro di questo progetto dal 2016 e il viaggio è stato documentato sulla pagina Facebook di Rhino Ride.
La preparazione per il viaggio è durata sei mesi. 7 Visti. Una lettera di invito del Pakistan, numeri di riferimento dall’Iran. Un secondo passaporto. Carnet de Passage per l’Iran, il Pakistan e l’India. Una carta di assicurazione verde. Una patente di guida internazionale. L’assicurazione sanitaria a lungo termine necessaria perché l’assicurazione sanitaria straniera solitamente si applica solo per 6 settimane. E naturalmente una moto adatta … una BMW R1200GS. L’equipaggiamento per le quattro motociclette GS è stato fornito da GIVI, fornitore mondiale di accessori per motociclette. Nel tempo, Gerald è riuscito a trovare tre altri intrepidi piloti desiderosi di sperimentare questa avventura estremamente faticosa e mastodontica.
La notte del primo giorno siamo già in Ungheria. Un buon sonno ci ristora, e al mattino ci svegliamo con un certo appetito. La colazione è sana ed equilibrata, ma ci aspetta un’altra abbuffata di km. Oggi piove, la temperatura è di 10°C. Guidiamo sull’asfalto bagnato fino al confine con la Serbia, dove ci fermiamo a fare 2 gocce anche noi. Le specie di animali protette dai serbi sono cervi, lupi, linci, orsi, volpi: per aggiungervi anche i rinoceronti attraversiamo tutto il Paese in verticale, passando da Belgrado e scendendo giù fino al confine con la Bulgaria, sbandierando il logo della nostra rinocerontica missione. Dopo 720 km di strada, la sera giungiamo finalmente nella capitale Sofia e sotto la pioggia andiamo alla ricerca di un hotel.
Il terzo giorno nonostante la pioggia decidiamo di visitare Sofia: non vogliamo perdere l’occasione di vedere la cattedrale ortodossa di Aleksandr Nevskij e… di farci vedere con la nostra moto-icona del Rhino Ride! Poi ci rimettiamo in viaggio e tiriamo sempre dritto per 520 km verso il confine con la Turchia. Il paesaggio grigio, le nuvole incombenti, i rombi di tuono, l’acqua a catinelle… non ci spaventa niente, non ci ferma nessuno. Passiamo la notte in un hotel di periferia, e il mattino dopo ci dà una fredda sveglia la solita pioggia a cui si è aggiunto il calo della temperatura fino a 4°C. Ripartiamo lo stesso speranzosi per Istanbul, ma appena arriviamo nei dintorni, in vista della città, rimaniamo per 2 ore inghiottiti dal traffico. Dopo aver percorso 500 km, siamo un po’ stanchi. Decidiamo di parcheggiarci ad Amasra, sulla costa anatolica del Mar Nero. L’alba del quinto giorno per noi sorge brillante ad Amasra. Ci mettiamo in moto sulla strada che costeggia il Mar Nero e i panorami sono qualcosa di sbalorditivo! Lungo il percorso incontriamo un sacco di strade in costruzione, e abbiamo una piccola disavventura col fango e con una ruota, prima di arrivare a Samsun dove ci fermiamo per la notte.
Il giorno seguente continuiamo sulla strada costiera per Tirebolu, poi verso l’entroterra in direzione di Erzurum, e qui succede un guaio: un’auto da una via laterale s’immette nella strada principale senza guardare, proprio mentre stiamo passando noi alla velocità di 60 km/h.
Davanti c’è Gerald che frena, e per non inchiodare non riesce a evitare un salto sul cofano e una dura caduta sull’asfalto. Fortunatamente il risultato è solo un livido blu e una gamba gonfia. Serve un po’ di riposo, per cui facciamo solo un po’ di compere e passiamo in lavanderia. Il settimo giorno andiamo dritti a Trabzon dal dealer BMW Dinamik Oto per far vedere la moto danneggiata: niente di irreparabile, si possono reperire i pezzi di ricambio e rimetterla in carreggiata. Nei 3 giorni e passa d’attesa… shopping sfrenato, lunghe colazioni e passeggiate sulla spiaggia, cene al ristorante, sedute dal barbiere e qualche hobby come costruirsi da soli una tenda antizanzare! Quando dal dealer arrivano tutti i pezzi di ricambio, in mano ai meccanici e sotto i nostri occhi la BMW GS di Gerald riprende perfettamente le sue fattezze originali e, la sera, festeggiamo tutti insieme al ristorante. Grazie all’esperienza di Fahri Dugan, il dealer ufficiale auto e moto BMW a Trabzon, e all’abilità del suo team possiamo riprendere il nostro viaggio. E qui una bella foto di gruppo ci sta proprio bene.
Di nuovo tutti e 4 motorizzati, di nuovo on the road. Da Trabzon ci immettiamo nella strada che porta a Bayburt, a Nord-Est del Paese. Il penultimo giorno in Turchia percorriamo circa 180 km in leggera salita fino all’altitudine di 1.600 m, dormiamo in hotel a Bayburt, e l’indomani guidiamo per altri 400 km diretti a Doğubayazıt vicino al confine iraniano, fermandoci solo per mangiare alla stazione di rifornimento. Al nostro arrivo ci aspetta una magnifica visione: il Monte Ararat ricoperto di neve. Secondo la tradizione biblica proprio su questo monte approdò l’Arca di Noè, salvando gli uomini e tutte le specie di animali dal diluvio universale. E ora è il nostro turno, o meglio il nostro tour, al salvataggio dei rinoceronti. The Rhino Ride: l’avventura continua!