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INTERVISTA A FABRY ROCK

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Se la passione accende la voglia di affrontare un viaggio su due ruote, questa non sempre basta, da sola, ad affrontarne la sua organizzazione.

A meno che non ci si affidi completamente ad un’agenzia specializzata che si possa occupare di tutti i dettagli, è necessario valutare ogni aspetto della “costruzione” del viaggio, dai più piacevoli ai più tediosi: studio dell’itinerario, pernottamento, bagaglio, documenti necessari, assicurazioni, regolamenti e normative, eventuali vaccinazioni ecc…

Abbiamo fatto due chiacchiere con uno che di viaggi in moto se ne intende parecchio e che, proprio in queste settimane, sta pianificando la sua prossima avventura: i mitici USA a bordo della nuova Honda Africa Twin 2024.
Stiamo parlando di Fabrizio Buscaglia, meglio conosciuto come Fabry Rock, motoviaggiatore “incallito” che negli anni ha portato a termine, in sella, avventure davvero avvincenti in tutto il mondo.
L’itinerario che ha intenzione di affrontare, della durata di circa 40 giorni, toccherà quasi tutti gli Stati americani, nonché territori e ambienti naturali completamente diversi tra loro.

Fabry, come procede la pianificazione del tuo viaggio negli USA? Qual è il primo step nel processo di organizzazione?

Sono impegnato su più livelli ma sicuramente il primissimo passo è ottenere il visto. Per noi europei solitamente è facile entrare negli USA per turismo, basta compilare l’ESTA sul sito del Governo americano e pagare una piccola tassa, in pochi giorni il permesso viene rilasciato. Nel mio caso la situazione è più complicata, poiché durante altri viaggi ho attraversato due paesi presenti nella “black list” americana, il Sudan e l’Iraq. Non potendo più richiedere l’ESTA, mi sono affidato ad un’agenzia per la compilazione di alcuni questionari e per richiedere un appuntamento presso l’ambasciata americana a Milano, dove dovrò affrontare un colloquio, programmato per il 17 aprile. Tutto dipende da questo! 

Quindi per il momento non hai ancora definito un giorno per la partenza…

In realtà sì, se tutto va bene ho intenzione di partire il 24 maggio. Spedirò la moto circa 10 giorni prima della mia partenza, così da trovarla pronta al mio arrivo a New York City.

Come funziona la spedizione della propria moto negli USA?

È un procedimento abbastanza impegnativo sia a livello burocratico che a livello economico. Per avviare il processo è necessario - lo ribadisco - ottenere il visto. Successivamente bisogna selezionare una compagnia per la spedizione aerea e procurarsi gli altri documenti indicati.
È fondamentale che la moto sia intestata alla persona che si occuperà dello sdoganamento in loco. Per quanto riguarda i costi, per il momento mi hanno preventivato più di 5.000 euro per andata e ritorno, ai quali aggiungere le tasse aeroportuali e i costi del parcheggio.
Sicuramente quando mi occuperò di questa operazione, ve ne parlerò nei dettagli!

Come mai hai scelto di spedire la moto e non di noleggiarla sul posto?

Perché un noleggio così a lungo termine sarebbe comunque molto costoso: negli ultimi anni poi i prezzi sono lievitati parecchio, quindi preferisco portarmi da casa la mia moto, allestita ad hoc per la tipologia di viaggio che affronterò. 

All’allestimento, naturalmente, ci pensa GIVI.

Sì, sono già stato alla sede di Flero per studiare insieme agli esperti il set di accessori più adatto e montarlo sulla moto. Ho optato per le borse laterali morbide Canyon, dinamiche, tecniche, leggere e versatili. Una borsa serbatoio della linea X-Line e top case Trekker da 52 litri con portapacchi e altri piccoli utili accessori come tool box, estensione del cavalletto e kit di riparazione gomme.

Come mai hai scelto gli USA come meta di questo viaggio?

Si tratta di un vero ritorno alle origini per me. Ho iniziato a girare video per YouTube proprio per documentare i miei primi viaggi Coast to Coast. Inoltre, dopo diverse avventure Overland in paesi piuttosto complessi e “problematici” avevo voglia di un viaggio più rilassato, che penso potrebbe interessare a molti, anche non necessariamente motociclisti.

Hai già studiato l’itinerario?

Vorrei fare un giro ad anello sul perimetro dei 48 “Lower State”, ovvero tutti gli stati escluse Alaska e Hawaii, con qualche incursione interna nei parchi più belli. L’itinerario vero e proprio lo delineerò poi strada facendo. Oltre ad avere diversi amici sul posto, mi piace interagire con le persone che incontro on the road, amo cogliere le occasioni e so già che probabilmente cambierò i miei piani durante il percorso…
Avendo in mano una maxienduro mi piacerebbe inoltre affrontare qualche percorso offroad - sempre nei limiti delle leggi americane in continuo aggiornamento – magari attraverso i classici canyon dello Utah in stile “Willy e il coyote”. Vorrei riuscire anche a trascorrere qualche notte in tenda, ma dovrò valutare bene, poiché in certe aree il rischio di essere derubato o attaccato da qualche animale selvatico è elevato.

Consigli quindi di stipulare assicurazioni specifiche a chi desidera viaggiare in moto negli Stati Uniti?

Negli USA, specialmente nelle grandi metropoli come New York o Los Angeles, il tasso di criminalità è altissimo, e si rischia di ritrovarsi senza moto la mattina fuori dal motel.
Io consiglio vivamente un’assicurazione RC e soprattutto un’assicurazione sanitaria, perché negli Stati Uniti la sanità è privata. Ci sono diverse agenzie di viaggio anche online che propongono validi pacchetti assicurativi.

Anche la durata che hai indicato potrebbe variare “strada facendo”?

La durata (purtroppo) è già fissata: dovrei restare negli States 40 giorni, dal 24 maggio all’8 luglio. Un giorno e mezzo circa sarà necessario per sdoganare la moto, sperando non ci siano intoppi. Ho già visitato più volte gli USA quindi ho un’idea abbastanza precisa del tempo necessario per gli spostamenti, che su strada sono rapidissimi. 20.000/30.000 km in 40 giorni sono fattibili.

Viaggerai in solitaria o con la tua compagna? 

Avrei voluto viaggiare con la mia compagna che però, essendo russa, molto probabilmente non riuscirà ad ottenere il visto, considerata la situazione politica attuale.
 In attesa di avere ulteriori aggiornamenti sull’organizzazione del viaggio negli USA di Fabry Rock, vi invitiamo a dare un’occhiata al video di preparazione della moto!