Vuelta al Mundo en Moto
Vicente e Fernanda, il giro del mondo in moto
È iniziato tutto come un’idea un po’ pazza, il giro del mondo in moto, ma il sogno si è trasformato in realtà.
In questi 3 anni abbiamo percorso più 100.000 chilometri, includendo anche il viaggio a Capo Nord. Dopo aver visitato 51 paesi, abbiamo ancora lo stesso entusiasmo e la stessa passione del primo giorno.
Ciò che ci aspetta per il futuro non lo sappiamo neanche noi, ma siamo sicuri che saranno più cose positive che negative…. ma partiamo dall’inizio e torniamo al 2017.
Itinerario viaggio in moto da Capo Nord al Nord Africa
I PROTAGONISTI
VICENTE E FERNADA E L’IDEA DEL VIAGGIO INTORNO AL MONDO
I PROTAGONISTI
VICENTE E FERNADA E L’IDEA DEL VIAGGIO INTORNO AL MONDO
“E se facessimo un viaggio intorno al mondo in moto?”. Ho pensato: "wow, che avventura, ci sto, prepariamo tutto", ma a una condizione: quella di essere io a guidare la mia moto.
Siamo una coppia un po’ particolare, con molte cose in comune, e il mondo delle moto ci ha uniti ancora di più. Ma andiamo per ordine e facciamo le presentazioni:
Vicente, poco più di 60 anni e spirito da ventenne, si è trasferito da Valencia in Andalusia, nel sud della Spagna. Nella sua vita ha fatto talmente tante cose che potremmo stare ore e ore a parlarne senza neanche arrivare ad accennare alla passione per le moto. Visto che oggi parliamo di moto, proprio sulle due ruote ci concentriamo.
La sua passione per le due ruote nasce già nell’adolescenza, per poi amplificarsi nel corso degli anni nonostante numerose cadute, ossa rotte e imprese folli. Oggi, dopo tanti chilometri percorsi, continua ad avere la stessa passione del primo giorno.
Fernanda, brasiliana, 25 anni ed uno spirito avventuriero. Le sono sempre piaciute le moto, ma prima di conoscere Vicente non ne aveva mai guidata una.Io e Vicente inizialmente percorrevamo tragitti corti, da casa al lavoro, o facevamo brevi gite, ma non avevo mai pensato di fare un viaggio lungo e men che mai che fossi io a guidare una moto. Poi un giorno, parlando di viaggi, Vicente mi ha proposto di andare a Capo Nord, il punto più settentrionale d’Europa, in moto.
Noi due, con la GS, un mese intero? Ho pensato: “wow, che avventura, ci sto, prepariamo tutto”. Io non sapevo neanche cosa avrei dovuto portare in moto, di cosa avrei avuto bisogno durante un viaggio di un mese e con così poco spazio a disposizione… ma alla fine tutto è andato bene e ci siamo messi in viaggio. Abbiamo percorso 17 mila km in poco più di un mese, una vera pazzia, oltre 500 km al giorno! Abbiamo passato giorni interi in moto, attraversando vari paesi, praticamente senza vederli né visitarli perché non avevamo tempo. A volte attraversavamo una frontiera al giorno (17 in tutto!), altre volte ci siamo svegliati in tenda senza sapere dove ci trovassimo, ma è stato un viaggio bellissimo che mi ha fatto scoprire che viaggiare come passeggero non è male, ma che quando guidi tu, è tutta un’altra cosa!
Durante il viaggio a Capo Nord è capitato di fare talmente tanti chilometri, senza mai fermarci, che rischiavo di addormentarmi sulla moto. Una caratteristica della GS è che dispone di un grande serbatoio da più di 30 litri: Vicente non faceva soste finché c’era benzina e per me è stata una vera sfida, dovevo aggrapparmi per non cadere. Sono stati momenti difficili ma anche esperienze molto importanti. Siamo rientrati in Spagna dopo aver fatto il pieno di energia e pronti per un’altra avventura! Dopo un po’ di tempo abbiamo organizzato un viaggio con degli amici in Marocco, stavolta in quad, una cosa che non avevo mai fatto prima, ed è stata una fantastica opportunità per conoscere questo paese e la sua cultura.Io ero in quad insieme a lui e un giorno, davanti a un albergo, stremati dalla giornata intensa che avevamo appena trascorso, mi ha detto: “E se facessimo un viaggio intorno al mondo in moto?”.
Sono rimasta di stucco… mi sono frullati in testa mille pensieri, una cascata di idee e sensazioni, e senza dubitare ho detto di sì, ma a una condizione: quella di essere io a guidare la mia moto.
Il problema era che non avevo la patente né sapevo guidare una due ruote…