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Andalusia

Viaggio in moto in Andalusia

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Un viaggio in solitaria alla ricerca dell’anima andalusa. Terra calda e passionale in cui corre libero lo spirito del centauro e, tra antiche storie e nuove emozioni, scopre sé stesso. Perché il viaggio è il motociclista. La strada è la sua moto.
Tra lo sbarco ad Algeciras, e l’imbarco a Barcellona, tutto il resto è moto. Sulle “Autopista”, le autostrade a pagamento, oppure sulle “Autovia”, le superstrade libere. Ma anche sui percorsi sterrati di un grande parco nazionale, o attraverso tunnel nella roccia, o sopra antichi ponti. Aggiungiamo anche le salite fino a 2.500 metri e le ridiscese fino al livello mare. E perché no, i vicoli di quartieri arabi e di pittoreschi barrio gotici, zigzagando dietro le tracce della storia. Oltre le grandi mete Siviglia, Cordova, Granada e Barcellona ci sono infatti tanti bellissimi posti da scoprire, panorami dove perdersi, emozioni con cui vibrare.

Emozioni da “gigante”

Di ritorno dal Marocco, decido di proseguire la mia avventura esplorando l’Andalusia: sempre in solitaria, seguito solo dalla mia ombra, “Gigante” come me. Da Tangeri Med mi traghetto ad Algeciras, poi in moto raggiungo Siviglia. Le splendide architetture, i bellissimi giardini, il cibo speciale e la coinvolgente danza sivigliana… questa città offre molti motivi per restare. Ma io la lascio: per avventurarmi tra le rovine della Medina Azahara.La meta successiva è Cordova, la città che sorge sulle rive del Guadalquivir: mi tuffo nel suo verde e nelle sue viuzze pittoresche, senza disdegnare un gustoso giro tra le tapas. Poi è la volta di Granada con la sua maestosa Alhambra e la Cattedrale rinascimentale, e mi avventuro nei vicoli del suo quartiere arabo, l’affascinante El Albaicín. Città meravigliose, ma la strada è un’altra cosa: e finalmente torno a viaggiare, verso la Sierra Nevada!

Sierra Nevada

Prendo la strada A-395 che mi porta alla Sierra Nevada, la catena montuosa dell’Andalusia. Salgo fino 2.500 metri d’altitudine, e scopro la neve. Nella ridiscesa faccio tappa ad Almería, teatro di tantissimi film spaghetti-western. Riprendo il viaggio e raggiungo Almansa, dove c’è uno dei castelli più belli di tutta la Castiglia La Mancha. Da Teruel a Calanda inizia il godimento puro: la A226, 180 chilometri di saliscendi in quota passando per borghi e paesini bellissimi! Non c’è alcun dubbio: la A226 è la strada più bella che ho fatto in tutta l’Andalusia. Seguendo l’asfalto arrivo ai Passi: Cabigordo a 1.600 metri, Sollavientos a 1.648 e Cuarto Pelado a 1.612. Passo anche per Tarragona, e mi godo dall’alto il panorama del suo splendido anfiteatro sul Mediterraneo. Poi vado a Canyelles per perdermi nel “Parc del Foix”, una magnifica riserva naturale protetta. L’ultimo giorno lo passo a Barcellona dove mi aspetta Cristoforo Colombo, il viaggiatore per antonomasia.

Il protagonista

Marco, un gigante alla guida dell’eroica Honda XRV 750 Africa Twin del ‘94

Il protagonista

Marco, un gigante alla guida dell’eroica Honda XRV 750 Africa Twin del ‘94

Marco Ficari, classe 1976, nickname “Gigante” (non a caso, visto che è alto m 1,95). È dentro lo staff del forum travelbike.it e letteralmente “fuori di giri” per la moto: infatti ne possiede ben 4: oltre alla Honda XRV 750 Africa Twin anche una Kawasaki KLV 1000, una Honda Dominator 650 e una Suzuki DR Big 750.

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