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Periplo D’Europa in Vespa

Tour europeo in vespa

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Per realizzare il periplo d’Europa in Vespa in 4 mesi, durata prevista per il mio viaggio alla scoperta del continente, ho dovuto tener conto delle stagioni e delle temperature che potrò trovare soprattutto nel nord Europa.
Alla fine ho deciso di realizzare il percorso in senso antiorario, per poter attraversare la Finlandia, il Circolo Polare Artico e percorrere tutta la costa della Norvegia (da Capo Nord a Bergen) tra luglio ed agosto, mesi in cui queste strade sono ancora perfettamente percorribili ed il clima è più mite.

Parlare di un viaggio della durata di più di quattro mesi, in cui ho percorso 30.000 km ed attraversato 25 nazioni così belle e diverse tra loro, rende difficile la scelta di quale episodio o aneddoto raccontare…
Partiamo dal mezzo: per poter ottimizzare il carico sulla Vespa ho montato un bauletto posteriore della capienza di 52 litri, una borsa da sella ed una coppia di borse laterali completamente impermeabili, caratteristica che si è dimostrata ancora una volta utilissima. Infine una borsa cargo fissata sul portapacchi anteriore e due piccole borse sul poggiapiedi, per un totale a pieno carico di quasi 330 kg!

Il viaggio ha avuto due inizi, il primo da Trieste a Biograd na Moru, per partecipare al Vespa World Days, il secondo alla chiusura della manifestazione, il 14 giugno, quando da Biograd, seguendo la costa della Croazia, ho attraversato l’Albania e poi la Grecia fino a raggiungere la capitale, Atene. A questo punto, ho proseguito in direzione Nord attraversando la Bulgaria, la Romania, l’Ungheria, la Slovacchia, la Polonia e le Repubbliche Baltiche. Una volta raggiunta la Lituania, a Vilnius, sono stato raggiunto dalla mia compagna Sandra in aereo, con la quale abbiamo proseguito il viaggio “in coppia” attraversando la Lettonia e l’Estonia. Arrivati a Tallin ci siamo imbarcati con la Vespa sul traghetto che ci ha portati ad Helsinki in Finlandia. Qui in Finlandia tutto è distante e quando arriva sera non ce ne si accorge neanche, perché alle 21 il sole è ancora alto nel cielo. La foratura di uno pneumatico ci ha fatto conoscere tutta la cordialità e disponibilità dei Finlandesi ed abbiamo inoltre conosciuto un meccanico appassionato come noi di Vespa, il quale non ha voluto nemmeno essere pagato.

Il faro di Cabo Ortegal è una costruzione moderna eretta sull’alta scogliera a picco sull’oceano, su cui si infrangono con violenza grandissime onde, ed è famoso per la raccolta dei percebes, prelibatissimi crostacei che vivono proprio aggrappati alle scogliere.Dopo aver ammirato il faro riparto e, una volta raggiunta La Coruña, Sandra mi ha nuovamente raggiunto in aereo ed insieme abbiamo iniziato il percorso verso Sud, attraversando il Portogallo per ritornare in Spagna, nello specifico a Cadice, da dove ha avuto inizio il viaggio verso Est.
A Malaga Sandra mi lascia nuovamente… ma non per molto! Una volta attraversata Spagna e Francia, e raggiunta l’Italia a Ventimiglia, le nostre anime si sono di nuovo ricongiunte ed ancora insieme abbiamo seguito la costa tirrenica, ionica ed adriatica fino a raggiungere nuovamente Trieste.Europa in Vespa – i numeri del viaggio:
Il mezzo: Vespa PX 150 del 2.000 con motore 177cc preparato da Pinasco
Chilometri percorsi: 30.000
Durata del viaggio: 126 giorni

Dopo aver attraversato la Regione dei Laghi siamo entrati in Norvegia fino a raggiungere Capo Nord. Seguendo la costa norvegese abbiamo poi fatto tappa ad Hammerfest, Narvik, fino a Bødø dove Sandra ha ripreso l’aereo che l’ha riportata in l’Italia. Da qui ho proseguito il viaggio da solo fino a raggiungere Bergen ed Oslo. Entrato in Svezia mi sono diretto a Goteborg dove un altro traghetto aspettava me e la mia Vespa per dirigerci a Frederikshavn in Danimarca.
Seguendo le coste dello Jutland sono dunque entrato in Germania poi, lungo le coste del Mare del Nord fino al termine del Golfo di Biscaglia, ho attraversato i Paesi Bassi, il Belgio, la Francia e la Spagna. Gli ultimi 8.500 Km percorsi, ovvero da Bødø alla Spagna, sono stati quasi tutti accompagnati dal maltempo, per fortuna le borse da sella waterproof montate sulla Vespa hanno permesso di mantenere asciutto il contenuto. Sotto una pioggia battente, ho percorso la strada che da Oviedo mi ha portato a Cabo Ortegal, uno dei punti estremi dell’Europa che mi ero prefissato di raggiungere.
Qui la strada statale alterna zone ricche di boschi e di nebbia ad altre che costeggiano il mare. Le grandi baie regalano uno spettacolo assolutamente unico, con la bassa marea sono completamente asciutte e qui e la si vedono le cime che legano al molo barche appoggiate sul fianco.

I protagonisti

Mario e Sandra

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Una coppia di appassionati viaggiatori, amano girare il mondo in sella alla loro Vespa

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