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Marocco

Viaggio in solitaria in motocicletta in Marocco

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Oltre le grandi mete turistiche tipiche del Marocco, alla scoperta di tante escursioni da brivido con salite fino a 2.700 metri d’altitudine e ridiscese vertiginose, più un lungo corso suggestivo sulla costa affacciata all’Oceano Atlantico. Su un’eroica Honda XRV 750 Africa Twin del 1994 –una moto con già 200.000 km sulle spalle– il mio viaggio in solitaria si snoda tra Tangier, Fnideq, Tétouan, Chefchaouen, Ain Aicha, Fez, Ifrane, Midelt, Merzouga, Tinghir, Marrakesh, Irherm, Tafraout, Tiznit, Agadir, Essaouria, Safi, El Jadida, Casablanca e Rabat.

I brividi non sono finiti. Riprendo il percorso verso Sud sulla Strada 203, passando per il Toubkal National Park e le Gole di Moulay Brahim. Se la mia Africa Twin è felice di divorare ancora km di strada, io stravedo per i luoghi in cui mi porta: come il Passo Tizi n’Test, a 2.090 metri d’altitudine, in un percorso che dà l’adrenalina! L’avventura mi guida ancora sulla National Route 1, l’importante autostrada che corre lungo la costa occidentale dell’Oceano Atlantico. La cavalco su due ruote attraversando Agadir, Essaouira, le Dune d’Igui n’Tama: spettacolare! Arrivo alla spiaggia di Oualidia, una delle più belle della costa marocchina. Quindi prendo la Road 320 per Casablanca. Arrivato in città attraverso il Souk, poi mi appare lei, imponente: la Moschea di Hassan II, la terza più grande al mondo, col minareto più alto del pianeta. Incredibile! Con gli occhi pieni di meraviglia ritorno sulla via di casa, imbarcandomi al Tanger-Med Port.

Su e Giù per L’avventura

Amo viaggiare, soprattutto in solitaria. Non tanto per la meta, ma per il tragitto: mi piace confrontarmi con persone e tradizioni differenti, godere del percorso, del panorama e di ciò che incontro. Non prenoto in anticipo, né pianifico dove dormire. E dove sto andando, me lo dice la cartina. Semplicemente, seguo la mia passione. In fondo, basta conoscere la propria moto e mettersi in viaggio: non serve altro.La mia avventura già dalla partenza si annuncia molto movimentata: la traversata Algeciras-Ceuta è annullata per il forte vento, quindi prendo il traghetto per Tangeri. Dopo lo sbarco raggiungo Fnideq, poi Fez e, primo brivido, passo per le Gole di Oued Laou. Supero un problema con il cuscinetto della ruota posteriore e riparto sulla N13 verso Midelt, sullo sfondo di un magnifico paesaggio: la catena dell’Altlante. Passo il Col du Zad (a 2.178 metri d’altitudine) e scendo dalle Gole di Ziz percorrendo il fantastico “Tunnel de Legionnaire”, da rimanere a bocca aperta.A Marzouga, un’oasi nel deserto, provo dal vivo l’identica atmosfera del film “Marrakech Express” qui girato dal regista Gabriele Salvatores. La grande duna dell’Erg Chebbi è una visione spettacolare! Sulla strada delle mille Kasbah faccio sosta al mercato di Erfoud.

Il mio viaggio on the road prosegue con Tikkert n’Ououchene, Tinejad e la provincia di Errachidia, poi verso Ovest alla scoperta delle Gole del Todra: che meraviglia! Ma è la strada per arrivare ad Agoudal il vero pezzo forte: un piacere unico.Arrivo a Tizi n’Tirherhouzine, uno dei passi più alti del Marocco, a 2.709 metri sul livello del mare, a Est dell’Alto Atlante. La discesa in moto è vertiginosa! Dopo una notte ad Agoudal vado verso Tinghir e – miraggio! – incontro una guida: lo seguo per un po’ come un’ombra. Riattraverso le Gole del Todra, prendo per Boumalne Dades e giungo al panorama più scenografico del Marocco: le Gole di Dadès. Senza parole. Risalgo da Ouarzazate fino a Tizi n’Tichka e a Col du Tichka, a 2.260 metri d’altitudine. Senza fiato. Ma quando faccio il mio ingresso a Marrakesh, ritrovo tutto: la gente, il movimento, i colori. Tra Piazza Jemaa el-Fnaa, la Kasbah, la Moschea di Marrakesh i miei occhi non vedono altro che bellezze. Voglia di fermarmi? No: solo di andare più avanti, e di vedere dove mi porterà ancora la mia moto!

Il protagonista

Marco: un gigante alla guida dell'eroica Honda XRV 750 Africa Twin del ‘94

Il protagonista

Marco: un gigante alla guida dell'eroica Honda XRV 750 Africa Twin del ‘94

Marco Ficari, classe 1976, nickname “Gigante” (non a caso, visto che è alto m 1,95). È dentro lo staff del forum travelbike.it e letteralmente “fuori di giri” per la moto: infatti ne possiede ben 4: oltre alla Honda XRV 750 Africa Twin anche una Kawasaki KLV 1000, una Honda Dominator 650 e una Suzuki DR Big 750.

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Per non perdersi e viaggiare sempre riforniti è indispensabile il portacartina serbatoio e il “trio dei super comodi”: le borse laterali, il bauletto posteriore e il portapacchi. Un accorgimento in più: la rete elastica porta oggetti. Estremamente consigliabili i paracollettori universali e il paramotore, dal momento che in questo tipo di viaggi s’incontrano spesso strade sterrate e breccia, terra e sabbia. Utilissimo il Kit per la riparazione della moto. Tra gli accessori per il pilota, immancabile il gilet ad alta visibilità.

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