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Racconto di viaggio
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TAPPA 5

Uruguay e Rientro

Verso l'Uruguay 

Great Venture
Great Venture

In serata ero arrivato nei pressi di Posadas in Uruguay, ma avevo continuato a tirare dritto fino ad esaurire tutte le energie. Era il momento di trovare un alloggio; nell’oscurità mi ero ritrovato in una strada buia ed apparentemente in mezzo al nulla. Con un colpo di fortuna trovavo un piccolo hotel e venivo invitato a cena da una famiglia in vacanza, che stava preparando l’asado; doppio colpo di fortuna. Avevo trascorso una serata molto piacevole discorrendo con i commensali, mangiando una carne deliziosa, bagnata dalla birra che mi ero permesso di portare a tavola (le buone maniere prima di tutto).

Al mattino partenza con l’intenzione di macinare strada; ero distante circa 900 km da Colonia del Sacramento e prevedevo di farli tutti nello stesso giorno. Ma non era andata così. Dopo i primi 200 km, giusto al primo rifornimento aveva iniziato a piovere copiosamente. Non era nemmeno mezzogiorno ma sembrava tarda sera tanto erano grigie e fitte le nuvole. Ma non volevo fermarmi anche se le condizioni erano difficili, volevo guidare e mi piaceva anche. La moto andava forte ed era per me una questione di costanza, di voglia di avanzare: caldo e freddo estremo non mi avevano fermato, perché avrebbe dovuto la pioggia. Dopo circa 3 ore sotto la pioggia la spia della benzina mi aveva fatto l’occhiolino, ero quasi fuori dalla tempesta e in lontananza si vedeva il sole. Avevo chiuso la giornata alle 21 a circa 100 km da Colonia in territorio uruguaiano.

COLONIA DEL SACRAMENTO

Al mattino avevo raggiunto Colonia del Sacramento in circa due ore.
Un posto incantato dove il tempo si era fermato ai tempi della colonizzazione europea. Le vecchie strade sono rimaste come erano, larghe e lastricate di pietre irregolari.
Ero rimasto molto incantato dagli scorci della città vecchia, mi avevano immediatamente trasmesso tranquillità ed infatti avevo deciso di fermarmi lì un paio di giorni, riuscendo così ad apprezzare la città anche di notte.

MONTEVIDEO E IL RIENTRO

Sarei rimasto anche qualche altro giorno ma dovevo raggiungere Montevideo per sbrigare tutte le pratiche doganali; il tempo stringeva anche perché avrei avuto il volo di ritorno 5 giorni dopo.
Al mattino avevo percorso gli ultimi km scaldato da un tiepido sole e pervaso da un senso di leggerezza per aver quasi ultimato un’altra piccola impresa. Nella tarda mattinata ero arrivato a Montevideo, diretto agli uffici della Nexos per sbrigare tutte le pratiche doganali per il rimpatrio della moto.
Nonostante la città fosse molto grande mi aveva colpito per la pulizia e la tranquillità.
Non appariva come una città caotica e anche il traffico non era stato esasperante come a Lima ed a La Paz; il centro era molto curato e le persone molto cordiali, era stato molto rilassante, dopo tanti km, fare il turista tra musei e chiassose piazzette.
Quello che mi era rimasto più impresso degli uruguagi era stato il senso civico, l’attaccamento alla propria terra ed all’ex presidente Josè Mujica. L’Uruguay è un posto davvero incantevole, grazie soprattutto alle persone che ci vivono.

Al mattino seguente avevo lasciato la moto al magazzino, poco fuori la città, sarebbe rientrata un paio di mesi dopo di me.
E così ero arrivato alla fine. Avevo compiuto un’altra piccola impresa sempre in sella alla mia moto. Il mese di viaggio era trascorso molto rapidamente, tante erano state le emozioni che mi avevano accompagnato.

Le emozioni sono state tante, non meno forti della prima esperienza, con una maggiore consapevolezza delle infinite possibilità nascoste dietro a un desiderio. Ogni giorno è una scoperta nuova, del mondo e di se stessi, una piccola ma potente pillola che distrugge quello che eri e crea una nuova persona. Non cambiano pregi né difetti, cambia la consapevolezza di sé, il modo di porsi verso la propria vita. È uno stravolgimento della propria interiorità che non spaventa e che, nel suo lento incedere, è possibile solamente accogliere poiché, senza rendersene conto, è già accaduto.

27 Gennaio 2020, partenza per l’Italia e poco prima di spiccare il volo chiudevo gli occhi sognando di viaggiare ed emozionarmi ancora.
 
Giorni di viaggio 30.
KM totali percorsi 6454.
Salvatore D’Emilio, aka Mario il Pilota Giamboretti, aka The Doctor Sax

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